PERCHE' STUPOR MUNDI
Un geografo arabo disse di Palermo: “Città antica ed elegante, splendida e aggraziata, ci appare con aspetto allettante: superba tra le sue piazze e i suoi dintorni che sono tutti un giardino; graziosa nelle strade maggiori e minori, affascina dovunque per rara bellezza del suo aspetto; stupenda città che ricorda Cordova per lo stile coi suoi edifici tutti di pietra intagliata. Un limpido fiume la divide e acque purissime sgorgano da quattro fontane sulle sue rive. I palazzi del re circondano il centro della città come monili intorno alla gola e al seno di una bella fanciulla, così che il sovrano può sempre, attraversando palazzi e giardini amenissimi, passare da un punto all’altro della capitale”.
Il nome Stupor Mundi vuole essere un riconoscimento a chi ha fatto della nostra Palermo il luogo d’incontro delle culture cristiana, araba, ebraica e greca: Federico II
L’imperatore ed il capoluogo siciliano centro della sua corte venivano infatti citati con l’appellativo di Stupor Mundi (Meraviglia del Mondo), appellativo che derivava dalla sua inestinguibile curiosità intellettuale e dalla bellezza della città di Palermo.
Si dice che Federico conoscesse ben nove lingue e che fosse un governante molto moderno per i suoi tempi, che alla sua corte soggiornarono uomini di gran cultura e che nella Palermo duecentesca applicò il precetto della fratellanza e dell’integrazione razziale.
A Lui si devono le traduzioni di opere della tradizione filosofica greca e araba fino allora sconosciute, in particolare quelle di Aristotele. Federico ebbe poi rapporti col celebre matematico Leonardo Fibonacci, con dotti ebrei, arabi e greci.Personalità di rilievo attiva al suo fianco fu quella di Pier delle Vigne, che fu suo stretto collaboratore e portavoce. Nel suo trattato sulla caccia col falco, l’imperatore dimostrò uno spiccato interesse naturalistico. Favorì la scuola poetica siciliana gettando le basi della lingua italiana come testimoniano Dante (in De vulgari eloquentia) e Petrarca (nel Trionfo d’ amore e nel prologo delle Epistolae familiares ).
Da segnalare inoltre che il Parlamento Siciliano modificato da Federico, che permise l’accesso parziale anche alla società civile, è il più antico Parlamento d’Europa e tra i più antichi del mondo ( oggi sede dell’Assemblea Siciliana), chiamato anche Palazzo dei Normanni è visitabile.